Cross della Mamma

Brescia 06-07-2003

Un’altra tacca sulla mia pistola! Ci sto prendendo gusto a viaggiare nel cielo..

ed oggi mi sento particolarmente carico e fisicamente sono al 100% , nonostante la giornata non prometta granché; ieri hanno volato bene, ma oggi… boh…Io ieri ero a nozze .. non ho potuto volare! Acc….

Ho tanta voglia e fretta di decollare, non faccio neppure pipi…

Alle 13 sono finalmente in volo, prendo 100m. in un lampo e mi carico di più me la gioco un po’, buttando via metri preziosi mentre tutto il resto del gruppo invece accumula una bella quota: 1600-1700m. capiscono al volo che oggi si può! Tutti tutti,tutti, eccetto me che annaspo per mantenere almeno la quota decollo… Vorrei ,,, provo in ogni modo a salire per fare magari un cross di gruppo, ma…niente, li guardo altissimi tutti sul Monte Dragoncello diretti verso il monte Ucia. Ale si è già staccato ed ha puntato Odolo, sono rimasto solo, e mi sento un incapace.

Alla lunga dopo 30 min. che annaspo, finalmente parte un nuovo ciclo, fatico a tenerlo ma… col cavolo che mollo… e mentre salgo vedo la maggior parte del gruppo di prima tornare indietro bassi dal Dragone che li ha bastonati ed ha lasciato passare solo pochi eletti.

hp photosmart 720

Adesso sono a quota 1800m. so bene che il volo di gruppo non è il mio forte e decido di non seguire nessuno, giro la vela e punto dritto verso Lumezzane, aggancio a nord della griglia, ( serie di cavi dell’alta tensione che scendono dal M. Conche tra Lumezzane e Nave), risalgo fino a S. Onofrio, ma mi sono addentrato un po’ troppo basso sopra l’atterraggio dell’elicottero,

nel prato ci sono un sacco di persone che prendono il sole e mi salutano.

Perdo altra quota: potrei atterrare lì, è il posto più sicuro, i cavi ENEL sono molto alti e se perdo altra quota, non ho più una via di fuga e mi restano le piante!

Mi sposto verso Conche, ultima speranza per recuperare un po di quota,

ma a questo punto entro in una vera e propria mina vagante che con picchi a +6,8m/s mi lancia fino a 2207m. ( volo n°154 sul vario) . VIA! Tento il traversone per portarmi a nord di Lumezzane, la discendenza è di –5-6m/s ma è normale e me lo aspettavo, faccio altre foto ed aggancio il m. Sonclino a 1100m., zona nord-est sopra S. Apollonio nella parte più alta di Lumezzane, ma lo conosco bene e so che mi terra su!

hp photosmart 720
hp photosmart 720

Puntuale il vento è all’opposto rispetto a Brescia e sono in pieno sottovento nella conca, scappo subito, perdo altri 100m. ma me li rende con gli interessi mentre lo costeggio, ma quando guadagno la cima, trovo sorprendente la quantità di persone che si godono il sole, tutti mi salutano e mi invitano a scendere per bere e mangiare qualcosa … ma non è così semplice però è bellissimo tutto ciò, mi mette allegria! Tanta!

hp photosmart 720

Continuo ad accumulare quota ed il M.Guglielmo , anche se lontano, è sempre più a portata di vela, mentre mi sposto noto il decollo sopra Zanano, nel prato c’è una vela stesa e qualcuno che si sta preparando, vorrei scendere a salutarlo, ma vorrei molto di più guadagnare “el Gòlèm” .

Mentre salgo, l’ascendenza è sempre più forte e mi sposta verso nord, fino a 2100m.

Scatto ancora qualche foto verso il lago d’Iseo che vedo bene e punto dritto il M. Guglielmo, aggancio poco sopra Magno d’Inzino con 1200m. e risalgo di nuovo fino a 2000m. Tenterò di aggirarlo da nord …(grosso errore!), infatti, a poche centinaia di m. dalla vetta, devo scappare perché sono in pieno sottovento; se sono fortunato potrei andare ad atterrare a Marcheno e quindi sono sulla via del ritorno, un po demoralizzato ma rimango concentrato dato che sono un po’ incastrato nella valle di Gardone V.T. che però mi dà ossigeno e mi lancia a 1900m.

forse dovrei tentare ugualmente il traverso rischiando però di non passarlo visto che comunque la vetta da nord è inaccessibile! Ma chi non risica non rosica eee VIA!, dosando di speed come non mai: ce la faccio per pochi metri, sudo non poco prima di riuscire a guadagnare un po’ di quota, sono stanco, ho 2 dita congelate, mi scoppia la vescica, cerco di farmela addosso in volo… ma non è facile e non ci riesco, cerco anche la via di fuga per andare verso Sale Marasino, ma sono troppo basso, tra l’altro risalendo sorvolo 2 che stavano facendo l’amore a cielo aperto su un prato e vedendomi han fatto un salto! mi allontano velocemente imbarazzato ma anche un po’ divertito.

hp photosmart 720
hp photosmart 720

Finalmente qualcosa si è staccato mentre rosicchio metri dai prati del M.Guglielmo e finalmente sono in vetta con sudata e grande soddisfazione; fare un Top Landing (atterraggio in cima ad un monte) lì è stato fin troppo facile! eee Finalmente… Pipiiiiiiiii!!!

hp photosmart 720
hp photosmart 720

Che bella storia! Mi accendo una sigaretta e vado davanti alla chiesetta del Redentore sulla cima del M. Guglielmo, lì c’è un ragazzo al quale chiedo di scattarmi una foto per documentare il volo, lui accetta di buon grado, mi fa la foto, gli chiedo qualche info sui monti circostanti ma mi dice che non li conosce ( che strano, è da solo e non conosce i monti???), mi indica una mappatura sopra una specie di pozzo con la rosa dei venti con nomi di paesi nelle varie direzioni, ( ma non c’entra niente con ciò che gli avevo chiesto io).

Finisco la mia sigaretta, faccio anche un mini filmatino dove si può vedere questo personaggio e quindi lo saluto, lui mi chiede se può guardare mentre riparto … un’altra strana domanda …mentre me ne sto andando però si avvicina un gruppetto di ragazzi, uno dei 3 si avvicina di più, non guarda me guarda il ragazzo e lo riguarda e con voce eccitata esclama:” ma daiiii… ma tu…

.. sei Roby Baggio? E lui: “no no”… io lo guardo , mi sento un po’ coglione e mi scuso dicendogli che il calcio non mi ha mai appassionato e non ne so nulla, lui mi sorride, fa una battuta e se ne va, senza neppure vedermi ridecollare…

…e sparisce. 

Gli altri 3 a questo punto mi seguono per vedere il decollo….

Io rimango li un momento ancora a pensare che figura da pirla ho appena fatto… maaaa … pota….

Il calcio non l’ho mai seguito ma quel nome l’ho sentito mille volte… solo un pirla può non sapere chi è Roby Baggio.

Beh ormai è andato, è bene che torni a pensare a ciò che voglio fare;

L’idea è quella di scendere a Sale Marasino, ma poi in aria, dato che tengo bene la quota 1800-1900m., mi sposto su Pisogne, faccio ancora qualche foto sul Lago d’Iseo, si vede benissimo anche il lago d’Endine e decido che sono ormai troppo stanco per andare oltre praticamente sono in aria da 4 ore,

hp photosmart 720
hp photosmart 720

così tiro una planata di altri 9 Km. atterrando a Darfo con grande soddisfazione attendo il recupero di Gigliola e Mirco che avevano proprio voglia di gustarsi un buon Gelato sul Lago .

hp photosmart 720

Oggi senza saperlo ho conosciuto un grande personaggio, tanto bravo e forte quanto umile, quindi dedico questo volo alla mia mamma Marì , che ci ha lasciato solo 3 mesi fa e che con indescrivibile umiltà ha vissuto tutta la vita dedicandosi alla sua famiglia e seminando pace per indole pacifica.

grazie Mamma

Cross: “Paolino”….

Andata e ritorno dalla val Vestino

Domenica 24 marzo 2002

Ore 12.15: sono in decollo alla Est della Maddalena, pronto a decollare; ho sistemato anche la videocamera sull’imbrago, spero non mi dia problemi di manovrabilità. Accendo il vario, mi ricontrollo l’imbragatura e sono pronto, gonfio la vela ma una folata me la sposta sulla sinistra e sono costretto a riprovare, ripeto il gonfiaggio ma, fortunatamente, chi mi sta controllando si accorge che qualcosa non va e grida: “al nodo”! Era un rametto incastrato tra i cordini, me lo tolgono. Ora la vela è a posto e riesco a decollare.

Praticamente già da subito inizio a prendere quota: 900-1000-1100 metri; ma, tanto velocemente salgo, tanto velocemente un minuto dopo ho perso tutto e mi ritrovo a 800 metri

a ricominciare tutto da capo.

Riprendo a girare , mi trovo anche faccia a faccia con Panny che ha “beccato”, non vuol mollare un cm e mi punta dritto, costringendomi ad una forte virata per evitare la collisione, lui non fa una piega…

Ma oggi la fortuna è dalla mia e dopo 5 minuti sono lassù a 1700m, solo il Roman ha “beccato”meglio di me ed è gia partito per il suo Cross diretto verso il monte Magno , lo osservo per un po’, ma poco dopo lo vedo perdere quota , le condizioni sono iniziate da poco e ci sono evidentemente molti buchi ma decido ugualmente di partire per il mio cross sfruttando però una via più dinamica: rimango attaccato ancora per un po’ alle sottane della Maddalena, poi mi dirigo verso il Dragoncello, ma ci arrivo basso e vedo il Roman che ha fatto un recupero eccezionale e s’è portato più o meno a 2000m, comincio a capire che ce ne sarà per tutti! Infatti il Dragoncello mi riporta a 1500m, trampolino di lancio per il monte Ucia che mi lancerà poi fino a 2470m facendomi annullare il mio precedente record

( 2200m un anno fa con l’epsilon2).

Ormai credo di poter arrivare a Barghe in planata, ma non è cosi; prima di Odolo ho già perso più di 1000m ma la termica delle ferriere mi riporta a 1800m e posso proseguire.

Scavalco il monte Poffe con 1100m in forte discendenza e, sopra l’atterraggio di Barghe, sono a meno di 900m, spero ormai che il monte Colmo mi dia una mano…. Mi avvicino e lui che vuole bene a tutti mi tende la mano e mi riporta in quota.

Nel frattempo i ragazzi della casina sul monte Colmo mi hanno visto arrivare e iniziano a stendere le vele,

Macho è il primo a decollare e si porta là dove m’ ha visto prendere quota ed inizia a salire come un missile.

Io a 1600m ho deciso di proseguire verso il lago d’ Idro , ma come pensavo dietro il monte Colmo mi aspetta una forte discendenza che non mi molla fino sopra Crone….. penso ormai che dovrò atterrare lì, ma come gli arrivo sopra trovo una termica gigantesca: è ovunque!!! +4 +5 +8 : non so, il mio il mio vario oltre +5m/sec. non dice… fischia solo! In pochi minuti mi ritrovo a non più dover decidere se stare a destra o a sinistra del lago d’Idro , perché ci sono sopra a ben oltre 2500m, allora ci sto in mezzo fino in Vesta, quando mi accorgo che sulla mia sinistra poco più avanti c’è un altro laghetto … tra il lago d’Idro e il grande lago di Garda, che ho visto per tutto il viaggio alla mia destra.

Io pensavo fosse il lago di Ledro, ma mi sbagliavo alla grande… era il laghetto formato dalla diga di val Vestino . Cerco di arrivarci sopra, tanto con la quota che ho non mi preoccupo, vado dove voglio… ( è un modo di dire…) ma da un po’ sto osservando i cumuli altissimi sopra di me che molto velocemente si spostano verso Sud. Che strano… tutto il viaggio m’ha spinto una deriva abbastanza forte da Est!!!

Cerco di gustarmi quello splendido panorama con le Alpi ancora innevate e i 3 laghi sotto di me , è indescrivibile! Quando però un’altra enorme termica mi fa suo, accidenti! Non posso credere a tanta manna che oggi mi arriva dal cielo e mi porta a 3130m, ma a quella quota sono entrato in pieno nella corrente di Nord

Vedo lentamente che il laghetto si allontana da me come pure le favolose creste innevate .

E’ come se Dio avesse deciso per me e mi avesse detto:” BENE! Ora si torna a casa!”.

Già … solo l’idea mi esaltava ma cercavo di non perdere la concentrazione, la videocamera era scarica già da un po’ ed io cominciavo a non connettere più, l’imbrago m’aveva dato problemi fin dall’inizio, le mani e i piedi erano congelati e mi facevano male, li sbattevo di tanto in tanto per riprendermi ma non bastava, tra l’altro avevo fame, non avevo pranzato,

ero disidratato, ( avevo dimenticato l’acqua) ed ero già in aria da quasi 3 ore.

Ma se volevo arrivare ne avevo ancora per un bel po’ . Ero ancora a 3000m quando sono arrivato sopra Salò – Gavardo ed avrei voluto tirare uno stallo fino in terra, ma ormai vedevo bene la Maddalena e la voglia di arrivare era veramente tanta, tra l’altro non accennavo a perdere quota, così ho tirato giù le orecchie e lo speed al massimo anche se le gambe mi facevano molto male, ho stretto i denti e ho continuato per la via di casa, non potevo mollare adesso che già distinguevo il decollo Est dell’amata Maddalena.

Avevo ancora più di 2000m quando sono passato sul decollo Est. Ho tirato dritto attraversando la val Carrobbio che, come immaginavo, mi avrebbe dato un po’ di “pappine” ma mi avrebbe fatto smaltire un po’ di quota.

Sopra il decollo Sud avevo ancora 1200m, ma ormai mi sentivo a casa, distinguevo già alcune vele in atterraggio, avevo voglia di abbracciare qualcuno, volevo ridere, volevo piangere e magari fare pipì e fumarmi una sigaretta.

Avrei potuto, a quel punto, tirare una vite fino in terra, giusto per smaltire gli ultimi

700-800m ma non me la sentivo proprio e non ho mollato le orecchie fino al momento dell’atterraggio: ero stanco… non avevo mai fatto voli così lunghi, nè ero stato mai al di sopra dei 2200m in volo.

Sono atterrato alle 15,30 dopo 3ore e 15min. di volo, stanchissimo e congelato,

MA CE L’ HO FATTA!!!,

Subito tutti gli Amici volatili si sono avvicinati a me, quasi non ci credevo neppure io,

Pauli’ mi ha abbracciato per primo istintivamente,

poi anche tutti gli altri si congratulavano, non sapevo che dire, in fondo io ci ho messo solo un po’ di tenacia, ma chi sta nei cieli da sempre e la fortuna ( tanta fortuna ) hanno fatto tutto il resto.

Dedico questo volo a “Pauli'”, che tu possa presto tornare a volare con noi!

Voglio ringraziare: Tiziano (il maestro), Ale (il guru) e Pauli x l’abbraccio sincero

Winny6

× Whatsapp